Pillole di Design

Live your home… in tempo di quarantena

#IORESTOACASA#

Marzo 2020: stiamo vivendo un periodo anomalo, ansiogeno e per certi versi drammatico. Il Coronavirus sta spingendo il mondo intero in una fase nuova, in cui il futuro diventa incerto. Quello che è richiesto a ciascuno di noi è veramente semplice: restare a casa ed evitare i contatti con le persone per interrompere la catena del contagio.
Tuttavia questa limitazione alla libertà non è accettata di buon grado da tutti: escludendo le persone che sono obbligate ad uscire per svolgere lavori importanti per il fabbisogno di tutti noi (e che possiamo solo ringraziare), ce ne sono altre che continuano a non rispettare i divieti e le raccomandazioni che quotidianamente ci vengono ricordate. La percezione del rischio è molto soggettiva e non sempre in linea con la valutazione oggettiva degli esperti: si generano tre tipi di risposte:

  • la percezione del rischio è in linea con la valutazione oggettiva degli esperti e quindi mi attengo alle regole
  • la percezione del rischio non tiene in considerazione la valutazione oggettiva, penso che siano misure eccessive e quindi “seguo solo qualche indicazione”
  • la percezione del rischio è spaventosa e quindi metto in atto un la “rimozione”, un meccanismo di difesa che mi permetterà di ridurre il mio livello di ansia, paura e preoccupazione. Continuo a fare la vita di prima

Foto di Brian Merrill da Pixabay

 

LA CASA CI PROTEGGE

Mai come in questo momento il concetto di “casa-nido” che porto avanti nel mio lavoro di interior designer ha un senso. La casa è diventata a tutti gli effetti il nostro “spazio vitale”. Ci protegge dal contagio ma ci permette anche di prenderci del tempo per noi stessi e di curare maggiormente le relazioni con i nostri familiari. Relazioni dirette, con le persone che condividono il nostro spazio, ma anche indirette, attraverso una telefonata in più, un messaggio, una e-mail

Foto di Free-Photos da Pixabay

  

CURIAMO LA CASA…. CURIAMO NOI STESSI

E se la casa è il nostro Nido… sfruttiamo questo tempo per prendercene cura. Per pulirla a fondo, per organizzare gli spazi, per fare piccole riparazioni…
Io ho deciso di utilizzare queste giornate per fare Decluttering per liberarmi dalle cose inutili, dal superfluo e dal caos.
Come ho già scritto in un precedente articolo, fare Decluttering oltre a “far respirare la nostra casa” ha il potere di “far respirare anche la nostra mente”. Vivere in un ambiente più libero da oggetti e da cose inutili (di cui spesso ci contorniamo) incide notevolmente:

  • sui livelli di stress: questo perché tutte le cose che ci circondano, libri, riviste, vestiti, oggetti vari… richiama continuamente la nostra attenzione, anche se in quel momento non ne abbiamo bisogno, distogliendoci dai nostri obiettivi. Tutto questo genera stress
  • sulla concentrazione: come diceva il grande architetto Mies van der Rohe “Less is more”… ciò che ci circonda richiama la nostra attenzione, più cose inutili abbiamo attorno e più la nostra energia sarà trascinata verso il basso

  

…ED ALTRO ANCORA

Ma non c’è solo il decluttering… affrontiamo questo momento di quarantena per riappropriarci del tempo, che normalmente non abbiamo, per occuparci di tutte le cose che solitamente non facciamo. Leggiamo, studiamo, scriviamo, ascoltiamo musica, facciamo ginnastica, cuciniamo, guardiamo quella serie Tv che ci piace tantissimo, dedichiamo ad un hobby, facciamo delle attività manuali… insomma… diamo valore al tempo. Anche e soprattutto in tempo di quarantena.






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